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Roma, 25 ottobre 2009
Angelo Bonelli, presidente dei Verdi:
«Verdi europei, mai piÙ con la sinistra radicale»

«Pronti ad un’alleanza di governo con il Pd basata su etica e responsabilità»
intervista de Il Sole 24 Ore di domenica 25 ottobre 2009

«Mai più insieme alla sinistra radicale. L’ultimo congresso dei Verdi ha rappresentato una svolta storica: la rottura con Sinistra e libertà ci colloca dopo dieci anni fuori dal perimetro della sinistra radicale. I Verdi italiani ora sono autonomi e guardano all’Europa, all’esperienza francese e tedesca. La nostra è una formazione post-ideologica. Vogliamo parlare a tutte le famiglie sulla biodiversità, la mancanza di spazi verdi nelle nostre città, la lotta allo smog. Sono temi che interessano tutti, anche chi non vuole essere catalogato nella sinistra». Angelo Bonelli ha vinto a sorpresa il congresso dei Verdi superando la favorita, Loredana De Petris. candidata espressione della prima mozione (Francescato-Cento). E ha vinto proprio sulla piattaforma dell’autonomia. Mettendo fine all’alleanza con Sinistra e libertà che ha lasciato i Verdi, dopo il Parlamento nazionale, fuori anche da Strasburgo.

Dall’ecologismo ideologico all’ecologismo pragmatico. Questo il futuro?
Certo, voglio imprimere più pragmatismo, i futuri Verdi daranno un contributo forte sui temi economici. La mia prima settimana da presidente si apre con la richiesta di un incontro all’associazione nazionale degli edili. Bisogna trovare un canale comune sui temi della demolizione e ricostruzione, sulla qualità architettonica, sulla modifica dei regolamenti edilizi nei comuni, sul risparmio energetico. SI all’espansione edilizia, ma in modo diverso.

Insomma, basta con l’ambientalismo del no.
Anche questo è uno slogan ideologico. I no si devono dire, se nelle famiglie ai bimbi si dice sempre sì come crescono? Ad esempio noi diciamo no al Ponte sullo stretto perché non è una priorità dal momento che il Sud e la Sicilia soffrono un’enorme arretratezza infrastrutturale e un grave dissesto del territorio. Quanto alla Tav, si sta già facendo. Il problema non è la Tav, ma quali risorse sono state tolte ai treni dei pendolari.

Autonomi si, ma il problema delle alleanze comunque resta.
Procediamo con ordine. Il primo problema è come rilanciare i Verdi. Finora non siamo stati adeguati a diventare forza politica a due cifre ma lo spazio c’è. Va avviato un processo costituente con tutti gli ecologisti coinvolgendo anche nomi autorevoli della scienza. Hanno già risposto personalità come Giobbe Covatta, Marco Roveda e molti del terzo settore e della cooperazione sociale. Bisogna costruire la nuova casa di tutti gli ecologisti.

Si mo poi si va alle elezioni e bisogna scegliere. Un occhio al Pd?
A livello nazionale, con questo governo, c’è in effetti un’emergenza democratica e anche ambientale, si pensi al nucleare. Contro Berlusconi non possiamo che fare una dura opposizione. Quanto ai Democratici siamo pronti ad un’alleanza di governo ma basata sull’etica e sulla responsabilità. Il collante della futura coalizione non potrà essere il solo antiberlusconismo. Altrimenti finirà come con l’ultimo governo Prodi, caduto per i litigi dei partiti. Deve esserci incontro sulla base di una piattaforma programmatica chiara e condivisa.

Oggi si vota alle primarie. Franceschini Bersani o Marino?
Io non voglio schierarmi, non tifo per nessuno. Chiunque vinca deve far uscire il partito dalla logica dell’autosufficienza ed aprirsi al confronto. Questo il mio augurio.

 

 

 

 

      
Angelo Bonelli nuovo presidente dei Verdi

Angelo Bonelli
Il 10 ottobre 2009 a Fiuggi, Angelo Bonelli è stato eletto a sorpresa presidente dei Verdi nella XXX Assemblea Nazionale (Fiuggi 9-10-11 ottobre) con 245 voti contro i 231 voti di Loredana De Petris, dopo un dibattito molto acceso che ha visto anche l’occupazione fisica dell’ufficio di presidenza.
La candidata favorita della vigilia era Loredana De Petris, espressione della prima mozione (Francescato-Cento): partiva da 249 firme di delegati mentre la mozione Bonelli ne aveva raccolte 100. La linea De Petris era di continuità con la scelta di fondersi con Sinistra e libertà.

 

vedi anche
costituente ecologista

 

   

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